Il Consiglio dei Ministri, nel corso della seduta del 18 aprile 2012, ha approvato il Documento di Economia e Finanza (DEF) 2012 – il secondo presentato dall’Italia nel quadro del “Semestre Europeo” di coordinamento delle politiche macroeconomiche e di bilancio – di cui fanno parte il Programma Nazionale di Riforma 2012 (PNR), il Programma di Stabilità (PdS) e il Documento di analisi e tendenze della finanza pubblica.
Documento di Economia e Finanza (DEF) 2012
“Il Paese, gli italiani hanno dimostrato in questi mesi una grande vitalità, una capacità di reagire uniti nel segno della responsabilità civile, sociale e istituzionale. Questo è un patrimonio che non deve andare disperso oggi in una congiuntura interna ed internazionale che resta ancora difficile e che chiede di non rallentare l’impegno per voltare pagina e costruire un futuro di crescita e occupazione”. Così il presidente del Consiglio, Mario Monti, si è espresso illustrando – nel corso di una conferenza stampa al termine del Consglio dei Ministri – il Documento di Economia e Finanza approvato dal governo nella riunione del 18 aprile 2012.
Il Documento di Economia e Finanza contiene:
– il Programma Nazionale di Riforma 2012 (PNR),
– il Programma di Stabilità (PdS)
– il Documento di analisi e tendenze della finanza pubblica
– Relazione sull’applicazione delle misure Legge Finanziaria 2008
Questi i dati:
– nel 2013 l’Italia dovrebbe raggiungere una posizione di bilancio in valore nominale di -0,5% del Prodotto Interno Lordo;
– nel 2013 in termini strutturali verrà raggiunto un surplus pari allo 0,6% del PIL;
– l’avanzo primario (cioè il saldo al netto degli interessi sul debito pubblico) raggiungerà il 5,7% nel 2015, in significativo incremento rispetto allo 1,0% del 2011 e al 3,6% dell’anno in corso;
– il PIL nel 2013 si stima tornerà positivo (+ 0,5%) per accelerare ulteriormente nel biennio successivo (1,0 e 1,2 rispettivamente).
Il contesto
Da dicembre si è registrato un ulteriore deterioramento delle condizioni economiche. Il Governo stima che il PIL nel 2012 si contrarrà di 1,2%. Tuttavia, si è anche registrata una significativa riduzione dei tassi di interesse. Questo, unitamente alle misure già adottate e trasformate in legge, consente al Governo di confermare sostanzialmente il percorso di risanamento finanziario tracciato nei mesi scorsi. L’azione di riequilibrio finanziario è stata accompagnata dall’adozione di vari provvedimenti di riforma finalizzati a rimuovere i principali vincoli che hanno compresso il potenziale di crescita dell’Italia. In base alle stime del Governo, le riforme dovrebbero aumentare la crescita di 2,4 punti percentuali tra il 2012 e il 2020.
Il pareggio di bilancio è nella Costituzione
Con l’approvazione in via definitiva del disegno di legge costituzionale data dal Senato nella seduta del 17 aprile scorso e che modifica sostanzialmente l’art.81 della costituzione, l’impegno ad introdurre il vincolo del pareggio di bilancio nell’ordinamento è stato rispettato in anticipo rispetto alle scadenze fissate dal Fiscal Compact.