Il MIUR risponde alle polemiche (in particolare i dati erano stati contestati da CISL e ANIEF) sorte dall’intervista rilasciata dal Capo Dipartimento dell’Istruzione che aveva dichiarato che 41.503, tra professori e maestri “(…) non insegnano, non vanno in classe. Sono distaccati presso altri ministeri oppure in permesso sindacale. Gli studenti non ne traggono alcun beneficio, ma il loro stipendio è sempre a carico del nostro bilancio“.
Di seguito il comunicato stampa del MIUR:
La passione per i numeri e quella per le leggende metropolitane
(Roma, 13 marzo 2012) Quanti sono in Italia gli insegnanti pagati dallo Stato per non fare lezione? Esistono decine di migliaia di “imboscati” nella nostra Amministrazione? Il Miur desidera rassicurare tutti i cittadini: si tratta di una leggenda metropolitana. Forse nata dalla difficoltà di dover distinguere con tirannica sintesi tra “cattedre” (posto in organico) e “persone”: nella stragrande maggioranza dei casi le due cose coincidono. Talvolta però una singola cattedra può avere più di un docente che, a tempo parziale, presta il proprio servizio insieme ad altri colleghi.
La cifra di 41.503 docenti citata da alcuni organi di stampa deriva dunque da un’operazione di sottrazione tra “pere” (numero degli insegnanti) e “mele” (numero dei posti). Cioè dalla differenza tra il numero dei docenti che risultano in servizio, 765.017, e il numero dei posti in organico complessivo (comuni e di sostegno) pari a 723.514. Ma come abbiamo tutti imparato sin dalle elementari, “mele” e “pere” non possono sommarsi o sottrarsi.
Da questa impropria sottrazione deriva l’oramai leggendario numero di 41.503. A sua volta questo numero contiene due diverse tipologie: chi effettivamente insegna e chi svolge altre attività.
A questo punto siamo in grado di rassicurare di nuovo tutti i cittadini e gli organi di stampa: questi ultimi sono meno di diecimila.
Nel dettaglio, e per gli amanti della statistica della PA: quasi il 50% di questi diecimila è composto da insegnanti non più idonei all’insegnamento in classe. Questi sono infatti ben 4.502, e tra i motivi di inidoneità ci sono purtroppo anche malattie professionali, per esempio alle corde vocali. Si tratta però di lavoratori che, pur non insegnando più, sono comunque collocati professionalmente nel Ministero, anche se non più in classe. Abbiamo poi addirittura un certo numero di insegnanti non più retribuiti da questa amministrazione, tra cui 400 dottorandi di ricerca – che rappresentano un investimento in formazione professionale – e circa mille docenti comandati presso enti, università o organizzazioni politiche statali o regionali. Così come non percepiscono busta paga dall’amministrazione i circa 450 insegnanti che ricoprono attualmente un mandato politico o amministrativo. A carico del Ministero ci sono poi 300 insegnanti comandati per l’autonomia – cioè esperti a servizio dell’intero sistema – e circa mille docenti che insegnano all’estero. A questi si aggiungono infine i “famigerati” insegnanti che usufruiscono in tutto il territorio nazionale del distacco sindacale: sono un po’ meno di mille, dunque una cifra assolutamente congrua con i numeri di questa amministrazione, che peraltro assicura l’esercizio di un diritto costituzionale del personale ad organizzarsi in sindacato.
I docenti che esercitano il loro mestiere didattico senza che ad ognuno di essi corrisponda una singola cattedra sono quindi circa 30mila. Ciò avviene perché sono a tempo parziale, con un orario di cattedra inferiore a 18 ore settimanali. Possono esserci, ad esempio, fino a 3 docenti che “coprono” una cattedra di 18 ore e che, quindi, prestano servizio per 6 ore o docenti che coprono ore di insegnamento lasciate libere da titolari di part-time. In questi casi ci vogliono dunque più docenti per comporre una cattedra, cioè uno stipendio.
Questo è quanto dovuto per amore di chiarezza.
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Quante cattedre sono oggi istituite nella scuola (A.S. 2011/2012)
Posti normali 625.878
Posti di sostegno 97.636
Posti totali 723.514
Personale docente nella scuola (A.S. 2011/2012) Tempo Indeterminato Tempo Determinato Totale normale sostegno Totale normale sostegno Totale normale sostegno Totale Scuola dell’infanzia 79,697 5,213 84,910 3,510 3,783 7,293 83,207 8,996 92,203 Scuola primaria 198,308 23,683 221,991 11,867 12,811 24,678 210,175 36,494 246,669 Scuola sec. di I grado 123,774 19,509 143,283 24,994 9,082 34,076 148,768 28,591 177,359 Scuola sec. di II grado 195,212 13,349 208,561 30,151 10,074 40,225 225,363 23,423 248,786 Totale 596,991 61,754 658,745 70,522 35,750 106,272 667,513 97,504 765,017 Docenti non in servizio presso le scuole
Causale Numero A totale carico dell’Amministrazione Contingente all’estero 953 Contingente presso M.A.E. 80 Comandi per l’autonomia 450 Esoneri sindacali 900 Comandi presso enti e ass.oni 200 Collocati fuori ruolo per inidoneità permanente 4.502 Totale 7.085 A parziale/nullo carico dell’Amministrazione Dottorato di ricerca 400 Aspettative sindacali non retribuite 140 Aspettative per mandato politico e amm.vo 450 Comandati presso enti, ist. Università, org. politiche dello Stato e regionali 1.000 Totale 1.990 Docenti in esubero non collocato su alcuna cattedra/spezzone 1.000 Totale 10.075