Docenti sovrannumerari: corsi di riqualificazione accettabili purché qualificati
di Salvatore Nocera
L’art 19 comma 11 della L.n. 111/2011 prevede che i docenti risultanti sovrannumerari a causa della riforma Gelmini che ha ridotto il numero delle ore di insegnamento e soppresso talune discipline, effettuino corsi di riqualificazione professionale, tra i quali anche corsi di specializzazione per il sostegno all’inclusione degli alunni con disabilità.
Appena appresa la notizia, le associazioni dei familiari degli alunni con disabilità si sono allarmate ed in occasione del primo incontro dell’Osservatorio ministeriale sull’inclusione del 10 Gennaio alla presenza del Ministro profumo hanno avuto l’impegno ufficiale del Ministero che i corsi sarebbero stati volontari e della stessa qualità dei normali corsi di specializzazione.
Anzi a tal proposito il Ministero riunì la Commissione composta di esperti ministeriali, e delle associazioni che formularono un programma sostanzialmente identico a quello dei normali corsi. Conseguentemente fu revocato un bando per la nomina di tutors dei corsi che non dava garanzie di qualità.
Al secondo incontro dell’Osservatorio riunitosi il 29 Febbraio un Funzionario ministeriale riferiva che i corsi di riqualificazione avrebbero avuto la stessa struttura e modalità procedurali dei normali corsi, ad eccezione del fatto che i partecipanti sarebbero stati esonerati dallo svolgimento dei tirocini e dei laboratori, trattandosi di docenti già in servizio da tempo.
La novità non è di scarsa rilevanza. Infatti i tirocini si svolgono in classe con gli alunni con disabilità e consentono ai futuri docenti per il sostegno di apprendere in concreto le tecniche e di sperimentare le didattiche specifiche che poi dovranno praticare da specializzati.
I laboratori propongono situazioni simulate di apprendimento guidato dai futuri docenti e quindi costituiscono un’esperienza insostituibile nel curricolo formativo.
E’ pur vero che questi corsisti sono dei docenti in servizio da tempo; però non hanno mai visto un alunno con disabilità e quindi, per gli aspetti delle didattiche speciali sono come se non avessero mai insegnato. Non è quindi pensabile che si possano metterli ufficialmente a svolgere un ruolo delicatissimo senza aver mai provato non solo ad operare con gli alunni con disabilità, ma anche coi colleghi curricolari , coi quali debbono realizzare una seria inclusione scolastica.
Pertanto si invita il Ministero dell’Istruzione a mantenere le promesse date il 10 Gennaio, pena la certezza dello scadimento del livello dell’inclusione in Italia e la reazione delle associazioni che sicuramente non mancheranno di rivendicare la qualità per questo delicatissimo compito.
Pertanto si invita il Ministro Profumo a far rispettare dai suoi Collaboratori dirigenziali l’impegno preso con le associazioni provvedendo a far dare esecuzione a quanto affermato durante la riunione dell’Osservatorio di Gennaio.
Le famiglie sono stanche di doversi rivolgere continuamente ai TAR per ottenere il rispetto della normativa ministeriale in tema di assegnazione di ore di sostegno, di numero massimo di alunni per classe di non concentrazione di alunni con disabilità nella stessa classe.
Sarebbe assurdo che dovessero anche intraprendere un nuovo tipo di ricorsi ai TAR per pretendere il rispetto della normativa sulla qualità della formazione dei docenti per il sostegno, avvalendosi della sentenza del Consiglio di Stato n. 245/2001.
La pressante richiesta delle associazioni di ripristino dei tirocini e dei laboratori per i corsi di specializzazione dei docenti sovrannumerari dovrebbe andare nella stessa direzione voluta dal Ministero che ha pure emanato il decreto ministeriale n. 249/10 sulla formazione iniziale dei futuri docenti curricolari che prevede un certo numero di crediti formativi sulla didattica dell’inclusione scolastica e di cui si chiede una pronta attuazione. A questo dovrà seguire un accordo coi Sindacati per la previsione dell’obbligo di aggiornamento in servizio di tutti i docenti sempre in tema di inclusione scolastica. Questi sono gli aspetti irrinunciabili della qualità di tutta la scuola, di cui i corsi di specializzazione per i sovrannumerari costituisce un primo significativo tassello.
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