Facciamo i conti con l’Europa
di Giancarlo Cerini
Nel tempestoso autunno del 2011, quando tutto sembrava ormai perduto sotto l’incalzare delle ricorrenti crisi finanziarie e dello spread del nostro debito pubblico, il Governo italiano (siamo nel periodo di turbolenza che ha portato al ricambio Berlusconi-Monti) si è impegnato con l’Unione Europea a realizzare una serie di riforme strutturali in campo economico, finanziario e sociale. Nel memorandum oggetto di negoziazione con i severi censori europei del nostro debito pubblico (e delle nostre carenze istituzionali), due punti riguardavano esplicitamente l’istruzione.