L’11 ottobre la 7a Commissione del Senato esprime all’unanimità parere favorevole con condizioni sullo Schema di direttiva per l’anno 2011 concernente gli interventi prioritari, i criteri generali per la ripartizione delle somme, le indicazioni sul monitoraggio, il supporto e la valutazione degli interventi previsti dalla legge n. 440 del 1997, recante l’istituzione del fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa e per gli interventi perequativi.
Di seguito il parere approvato:
La Commissione, esaminato, ai sensi dell’articolo 2 della legge 18 dicembre 1997, n. 440,lo schema di direttiva in titolo,
manifestato rammarico per la costante riduzione delle risorse destinate all’offerta formativa, nonostante che il parere favorevole della Commissione sullo schema di direttiva dello scorso anno fosse espressamente condizionato al reperimento di nuovi stanziamenti a favore di un settore assolutamente strategico per il futuro del Paese, anche nell’attuale situazione di difficoltà dell’economia nazionale ed internazionale,
registrato con rammarico anche il mancato recepimento delle altre osservazioni formulate dalla Commissione lo scorso anno ed in particolare l’invito a reintrodurre la valorizzazione delle eccellenze fra gli interventi prioritari e a non abbassare la guardia rispetto all’educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva,
rilevata invece positivamente l’introduzione di una specifica attenzione all’alfabetizzazione motoria, con la prosecuzione di una sperimentazione che prevede l’affiancamento dell’insegnante elementare con un esperto laureato in scienze motorie,
preso atto che la scarsità di risorse a disposizione, unita all’ampio e disparato ventaglio di interventi considerati prioritari, rende difficile un’efficace azione di ampliamento dell’offerta formativa a vantaggio degli studenti,
in considerazione delle forti difficoltà economiche nazionali ed internazionali,
esprime parere favorevole con le seguenti condizioni:
1. valuti il Governo se non sia preferibile concentrare i fondi, nel pieno rispetto dell’autonomia scolastica, su un ristretto numero di grandi obiettivi strategici per la crescita per il Paese. Fra questi, potrebbe trovare collocazione una particolare attenzione alle zone a rischio di devianza minorile, dove sono maggiormente diffusi fenomeni di disagio sociale e dove i docenti, pur capaci sul piano non solo professionale ma anche umano, dovrebbero poter disporre di risorse adeguate al fine di recuperare i giovani alla convivenza sociale pacifica;
2. siano esclusi dal novero dei progetti finanziabili quelli afferenti le discipline tipiche dell’attività curricolare, atteso che la ratio del Fondo è quella di favorire l’ampliamento dell’offerta formativa con iniziative volte a focalizzare l’attenzione dei ragazzi su tematiche di grande rilievo che non trovino spazio nei curricola;
3. l’anno prossimo siano incrementate le disponibilità del Fondo.