IL GENDER A SCUOLA FRA MINACCE MINISTERIALI E CHIARIMENTI CHE NON CHIARISCONO

IL GENDER A SCUOLA FRA MINACCE MINISTERIALI E CHIARIMENTI CHE NON CHIARISCONO

Strana concezione della democrazia ha questo Governo. E’ ancora fresco il ricordo della censura indirizzata dall’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali”) a Giorgia Meloni la quale, in punta di buon senso, aveva dichiarato che non tutti gli immigrati sono ugualmente disponibili ad integrarsi nella nostra cultura. E’ ora la volta del Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini a scendere in campo minacciosa e agguerrita. In una recente intervista a Radio 24 dichiara che chi paventa che la teoria del gender trovi cittadinanza nella scuola nelle maglie della renziana Legge 107  ”… compie una truffa culturale   e voglio dire con chiarezza che ci tuteleremo con gli strumenti adeguati”. E di fronte alla richiesta di spiegarsi meglio dell’intervistatore (il quale verosimilmente non crede alle sue orecchie) aggiunge: “Eh beh, sì, perché facciamo chiarezza con circolari e in altri modi, ma se ciò non dovesse bastare credo che ci sia una responsabilità irrinunciabile di passare anche a strumenti legali».
Peccato che la circolare annunciata dal ministro ed effettivamente emanata lo scorso 15 settembre sia tutt’altro che convincente e tutt’altro che chiarificatrice, anzi confermi tutti i dubbi espressi da svariate associazioni. Tra le varie perle ivi contenute si può infatti leggere che  il personale della scuola “deve essere debitamente formato e aggiornato, così come previsto anche dalla L. 128/2013 che all’art. 16 lett. D pone all’attenzione delle  scuole la necessità di favorire l’aumento delle competenze relative all’educazione all’affettività, al rispetto delle diversità e delle pari opportunità di genere e al superamento degli stereotipi di genere (…)”.
Ecco il punto. Secondo la legge richiamata dalla circolare l’ essere maschio, come l’essere femmina, non è un dato di natura acclarato dalla fisiologia, su cui si innervano precise caratteristiche psicologiche, ma un mero “stereotipo” che va evidentemente superato in nome di una visione più plastica e soggettivistica della sessualità.
Questo, cara Ministra Giannini, si chiama teoria del gender. Che Lei sporga querela o meno.

Alfonso Indelicato
Responsabile Dipartimento Scuola ed Educazione della Lombardia
Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale