Il 22 settembre la settima Commissione del Senato esprime parere favorevole, con osservazioni e condizioni, allo Schema di direttiva per l’anno 2010 concernente gli interventi prioritari, i criteri generali per la ripartizione delle somme, le indicazioni sul monitoraggio, il supporto e la valutazione degli interventi previsti dalla legge n. 440 del 1997, recante l’istituzione del fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa e per gli interventi perequativi
PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE SULL’ATTO DEL GOVERNO N. 231
La Commissione, esaminato, ai sensi dell’articolo 2, della legge 18 dicembre 1997, n. 440, lo schema di direttiva in titolo,
registra con rammarico che quest’anno lo stanziamento complessivo è ulteriormente sceso rispetto all’anno precedente (da 140,5 milioni di euro a circa 129), pur dovendosi rilevare che la riduzione non è pesante come l’anno passato (quando era diminuito di 45 milioni);
ritiene del resto inevitabile che, nella difficilissima congiuntura economica in atto, i sacrifici siano imposti a tutti i comparti e dunque anche all’offerta formativa delle scuole;
prende atto con favore che il Ministero non si è limitato a recepire passivamente i tagli, ma ha cercato di elaborare indicazioni più stringenti per ciascun settore di intervento, in coerenza con la riforma scolastica in corso, e di ridistribuire le ridotte risorse, concentrando l’impegno sui comparti giudicati più strategici, fra cui la formazione del personale della scuola, il supporto tecnologico e la valutazione degli apprendimenti;
valuta positivamente gli interventi prioritari individuati dalla direttiva, quali: l’ampliamento dell’offerta formativa; la formazione e il sostegno all’innovazione; la scuola digitale; il miglioramento dell’offerta formativa nelle scuole paritarie; l’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap o ospedalizzati; l’istruzione post-secondaria e per gli adulti; la valutazione degli apprendimenti; la promozione, il sostegno e la documentazione dell’innovazione;
con riferimento al primo obiettivo (ampliamento dell’offerta formativa):
– sottolinea con soddisfazione il recepimento di alcune indicazioni avanzate dalla Commissione l’anno scorso, tra cui il fatto che le iniziative nazionali devono essere svolte nel rispetto delle esigenze e delle particolarità locali e che i progetti volti a rafforzare l’apprendimento della lingua italiana devono riservare specifica attenzione alla crescente presenza di alunni stranieri nelle scuole;
– condivide le misure aggiuntive, come i progetti finalizzati a tutelare le diversità linguistiche e culturali, nel rispetto dei principi di democrazia e tolleranza, nonché il sostegno all’editoria elettronica;
– prende atto dell’inserimento dei programmi relativi ad Olimpiadi multidisciplinari tra studenti del primo ciclo e delle scuole superiori, precedentemente afferenti ad un distinto obiettivo (valorizzazione delle eccellenze);
– concorda con la volontà del Ministero di far confluire le iniziative concernenti le cosiddette “educazioni trasversali” (alimentare, stradale, alla salute) in azioni il più possibile unitarie fra Dicasteri onde ottimizzare le risorse e realizzare al contempo interventi più incisivi;
in ordine al secondo obiettivo (formazione e sostegno all’innovazione), condivide che le iniziative di supporto al personale scolastico siano legate prioritariamente al processo di riforma in atto, con particolare riferimento alla formazione in lingua inglese dei docenti di scuola primaria;
prende atto che non vi siano cambiamenti al terzo obiettivo (la scuola digitale) nè all’obiettivo legato al potenziamento dell’offerta formativa nelle scuole paritarie;
esprime rammarico per la soppressione dell’obiettivo relativo alla valorizzazione delle eccellenze: in proposito, pur riconoscendo che i summenzionati progetti connessi all’organizzazione di Olimpiadi multidisciplinari sono stati inglobati nella prima sezione di interventi (ampliamento dell’offerta formativa), manifesta dubbi sull’opportunità di tale scelta, tanto più che, oltre alle Olimpiadi multidisciplinari, la sezione comprendeva anche altre misure di valorizzazione del merito ad esempio attraverso procedure oggettive di valutazione finalizzate all’erogazione di borse di studio agli studenti e l’avvio di progetti pilota per la valutazione delle competenze;
in merito alle risorse, registra una evidente contraddizione fra la contrazione da 11 a 4 milioni di euro dei fondi destinati fra l’altro all’insegnamento della lingua inglese nella scuola primaria e l’affermazione di principio a favore di un potenziamento della formazione in lingua inglese dei docenti di tale segmento formativo;
giudica positiva la crescita degli stanziamenti dedicati alla valutazione degli apprendimenti (da 1,5 a 5 milioni di euro) e all’innovazione (da 1 a 3 milioni); quanto a quest’ultimo obiettivo, concorda sull’estensione degli interventi alla ricerca inerente i processi di trasformazione degli ambienti di apprendimento anche attraverso l’utilizzo delle innovazioni tecnologiche, dei libri digitali, degli ambienti interattivi.
Sulla base di queste premesse, esprime parere favorevole con la seguente condizione:
si richiede che nella prossima manovra finanziaria vi sia un incremento del Fondo per l’offerta formativa, destinato fra l’altro alla formazione degli insegnanti per l’insegnamento della lingua inglese nella scuola primaria, in modo che a tali iniziative sia assicurata la peculiarità che meritano rispetto ai più generici interventi di formazione del personale docente;
e con le seguenti osservazioni:
1. nonostante le limitate risorse finanziarie a disposizione, si invita l’Esecutivo a valutare l’opportunità di reintrodurre l’obiettivo legato alla valorizzazione delle eccellenze, onde assicurare non solo iniziative a breve termine ma anche e soprattutto progetti di più ampio respiro;
2. pur condividendo la necessità di razionalizzare gli stanziamenti rivolti alle “educazioni trasversali” a carico delle diverse Amministrazioni statali, in nome di una maggiore unitarietà, si segnala l’assoluta esigenza di non abbassare la guardia rispetto all’educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva e di tenere quindi questi settori al riparo rispetto ai tagli.