Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 10,00 a Palazzo Chigi
(…) Il Ministro Gelmini ha riferito al Consiglio dei Ministri che il Senato ha approvato, in via definitiva, il disegno di legge di conversione del decreto-legge n.134/2009 recante norme sul precariato della scuola. Nel corso dei lavori parlamentari è stata introdotta una disposizione per sanare la situazione di un consistente numero di dirigenti scolastici, principalmente siciliani, già in servizio da due anni e il cui concorso era stato successivamente annullato dalla magistratura amministrativa per vizi procedurali. A seguito di una ulteriore decisione del giudice amministrativo, intervenuta nel corso dei lavori parlamentari, si renderà necessario, pur nella consapevolezza delle ragioni di equità sostanziale che avevano ispirato l’emendamento parlamentare, un intervento normativo volto a rivedere la disposizione nel rispetto dei provvedimenti giurisdizionali adottati e per salvaguardare le posizioni giuridiche soggettive precedentemente acquisite. In proposito, il Governo ha accolto uno specifico ordine del giorno presentato dalla maggioranza. Il consiglio ha condiviso la posizione illustrata dal Ministro Gelmini.
Il Consiglio ha approvato i seguenti provvedimenti:
su proposta del Ministro della semplificazione, Roberto Calderoli, del Ministro dell’interno, Roberto Maroni, del Ministro delle riforme per il federalismo, Umberto Bossi, e del Ministro per i rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto:
– un disegno di legge che individua le funzioni fondamentali di Province e Comuni e semplifica taluni aspetti dell’ordinamento regionale e locale; il provvedimento contiene inoltre alcune importanti deleghe conferite al Governo in materia di: trasferimento di funzioni amministrative, Carta delle autonomie locali, razionalizzazione delle Province e delle Prefetture-Uffici territoriali del Governo. Un intero Capo del provvedimento è dedicato ad una importante operazione di riordino e soppressione di organismi decentrati (in particolare Comunità montane, difensori civici, Circoscrizioni di decentramento comunale, Consorzi di enti locali); vengono altresì proposte misure in favore dei piccoli comuni e gradualmente sarà ridotto il numero dei componenti dei Consigli e delle Giunte comunali e provinciali. In considerazione della peculiarità e dell’importanza che il Governo annette alla materia, il disegno di legge, che ha già avuto un esame preliminare dal Consiglio il 15 luglio scorso, costituisce provvedimento collegato alla manovra finanziaria; in questa veste, consultate le Regioni e le Autonomi locali, verrà presentato al Parlamento e usufruirà dei percorsi preferenziali di approvazione previsti dai Regolamenti parlamentari;
su proposta del Ministro per la semplificazione normativa, Roberto Calderoli:
– un decreto legislativo che dà attuazione alla delega conferita al Governo dalla legge n. 246 del 2005 per individuare le disposizioni legislative pubblicate tra il 17 marzo 1861, giorno della proclamazione del Regno d’Italia, ed il 31 dicembre 1969 (una data scelta dal legislatore del 2005 a marcare simbolicamente il trapasso ad un’era legislativa ed amministrativa caratterizzata dal varo di alcune significative riforme, a partire da quella regionale), delle quali si ritiene indispensabile la permanenza in vigore. Si tratta di un ulteriore tassello della manovra di revisione normativa, che consiste nella ricognizione degli atti normativi (circa duemilatrecento) individuati da una complessa istruttoria come tuttora utili al funzionamento della macchina statale. Il testo ha ricevuto il parere della Conferenza unificata, del Consiglio di Stato e della Commissione parlamentare per la semplificazione normativa; (…)
La seduta ha avuto termine alle ore 10.25.