Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 13,00 a Palazzo Chigi
(…) Il Consiglio ha inoltre approvato i seguenti provvedimenti:
su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, Renato Brunetta e del Ministro per la semplificazione normativa, Roberto Calderoli:
– un disegno di legge che contiene norme di diverso genere tese a semplificare il rapporti della pubblica amministrazione con cittadini ed imprese; fra queste vi sono le disposizioni tese ad incentivare l’efficacia dell’azione amministrativa in materia di tenuta di libri sociali e di iscrizione all’Albo provinciale delle imprese artigiane mediante comunicazione unica al Registro delle imprese. Semplificati anche gli adempimenti per i gestori delle strutture ricettive, le modalità di conservazione delle cartelle cliniche, l’obbligo di comunicazione della cessione di fabbricati, la denuncia di infortunio o malattia professionale, gli adempimenti per i lavoratori dello spettacolo. Introdotta una nuova e semplificata disciplina per l’attività edilizia libera. Con andamento graduale dal 1° gennaio 2010 e obbligatoriamente dal 2013, le prescrizioni dei medici del Servizio sanitario nazionale verranno fornite in forma telematica, al fine di monitorare i costi della spesa e migliorare il servizio reso ai cittadini. Per semplificare le comunicazioni fra scuola e famiglia le istituzioni scolastiche pubbliche e paritarie potranno redigere la pagella degli alunni in formato elettronico; dal 1° gennaio 2012 la pagella digitale sarà la sola pagella disponibile. Prevista anche la graduale e completa digitalizzazione delle procedure di pagamento ed iscrizione agli esami per gli studenti delle Università; tali procedure diverranno cogenti dal 1° gennaio 2012. Particolari modalità di semplificazione riguardano il settore della giustizia, al fine di pervenire, tra l’altro, all’informatizzazione mediante posta elettronica certificata di tutte le comunicazioni e notificazioni che riguardino i processi penali e civili. Ulteriori misure semplificatorie riguardano la materia delle spese di giustizia, sia per quanto riguarda il pagamento on line che ai fini del recupero e della riscossione, nonché gli oneri informativi per la gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Il disegno di legge prevede altresì il conferimento di due importanti deleghe al Governo: la prima per l’emanazione della Carta dei doveri delle amministrazioni pubbliche, che renderà più incisivi per l’azione amministrativa gli obblighi di trasparenza, buona fede e leale collaborazione, ragionevolezza dei tempi d’adozione di provvedimenti, chiarezza e semplicità del linguaggio, garanzia del rapido accesso ai servizi, iniziative per consentire ai cittadini l’accesso telematico agli atti della P.A, limitazioni delle richieste indebite da parte della pubblica amministrazione, sanzionabilità delle violazioni; la seconda delega prevede l’accorpamento dei capisaldi della disciplina vigente in materia di pubblica amministrazione in un unico grande codice facilmente consultabile e fruibile. In considerazione della grande importanza che il Governo annette a questo provvedimento, il disegno di legge, sarà inviato al parere della Conferenza Stato-Regioni, e quindi sottoposto all’esame del Parlamento in qualità di provvedimento collegato alla legge finanziaria per il 2010, usufruendo quindi dei percorsi accelerati di approvazione previsti dai Regolamenti parlamentari per la manovra di finanza pubblica;
su proposta del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Mariastella Gelmini:
– uno schema di decreto legislativo che riordina la disciplina relativa agli statuti e agli organi degli enti di ricerca vigilati dal Ministero dell’istruzione, al fine di promuovere il sostegno, il rilancio, la razionalizzazione delle attività nel settore della ricerca. I punti fondamentali della riforma sono:
– il riconoscimento di un’ampia autonomia statutaria e di un nuovo sistema di finanziamento degli enti legato alla valutazione e al merito;
– la costituzione di un sistema nazionale degli enti di ricerca per favorire la collaborazione e l’integrazione tra strutture che lavorano su temi complementari;
– l’incentivazione di una sinergia tra gli enti di ricerca, l’università ed imprese.
Queste le principali novità del provvedimento.
Come per l’università, una parte delle risorse sarà distribuita sulla base di criteri meritocratici. Per il primo anno il 7% dei fondi sarà destinato al finanziamento di progetti speciali. Viene riconosciuto e valorizzato il merito eccezionale; tutti gli enti di ricerca potranno assumere ricercatori italiani o stranieri che hanno conseguito risultati eccezionali negli ambiti disciplinari. L’assunzione sarà per chiamata diretta e non potrà superare il 3% del personale; nasce il concetto di infrastruttura di ricerca, una nuova modalità di organizzazione delle risorse destinate al supporto della ricerca e dello sviluppo sperimentali; vengono previsti nuovi strumenti di finanziamento e partecipazione al capitale di rischio, anche per reperire e attrarre risorse dai privati.
Di particolare importanza, nel nuovo regime organizzatorio, la previsione che la selezione dei presidenti e dei componenti dei consigli di amministrazione avvenga attraverso una procedura ad evidenza pubblica.
I piani e gli investimenti dei singoli enti dovranno essere coerenti con il Programma nazionale della ricerca e le attività degli enti dovranno inserirsi nel contesto degli obiettivi strategici dello sviluppo sostenibile definiti in sede europea e internazionale. Nell’ambito di questo nuovo contesto gli enti saranno chiamati a redigere documenti di pianificazione triennale che evidenzieranno costi, ricavi e risultati attesi.
Il provvedimento verrà trasmesso alle Commissioni parlamentari per il parere.(…)
La seduta ha avuto termine alle ore 14,15.