Una vittoria storica!
di Maurizio Tiriticco
Era ora! Finalmente il governo Monti si è deciso a stanziare 200 milioni di euro per la scuola privata! E nonostante le ristrettezze estreme in cui si trova l’attuale amministrazione! Una vittoria storica! Dopo mesi e mesi di manifestazioni che hanno visto migliaia e migliaia di cittadini per le strade d’Italia ad invocare giustizia per la scuola privata, finalmente un concreto risultato è stato raggiunto. Abbiamo intervistato suor Clementina, l’eroica maestrina della scuola materna di San Guidobaldo che ha tenuto tutti noi per giorni e giorni con il fiato sospeso quando minacciava di lanciarsi nel vuoto dalla cupola di San Pietro. “Non sarei mai scesa di là, se non avessi finalmente ricevuto la notizia dello stanziamento dei 200 milioni! Mi hanno confortato suor Celeste, la mia superiora e suor Erminigilda che per mesi e mesi mi hanno inviato lassù, grazie ad una carrucola improvvisata, cibo e acqua per sostenere la mia lotta”. “Suor Clementina! Come ha fatto a resistere tanto tempo? Sembra che anche il Pontefice le abbia consigliato di scendere”. “Mai sarei scesa di lì, se non avessi avuto la certezza della vittoria! Avevo una radiolina che mi informava di tutte le manifestazioni che hanno visto le piazze d’Italia riempirsi di una folla arrabbiata, ma decisa a non mollare! L’intero Paese sa quale apporto la nostra scuola porta alla cultura e alla crescita morale e religiosa dei nostri giovani! Altre consorelle erano pronte a salire sul campanile di Giotto, e perfino sulla Madonnina del Duomo di Milano! E avrebbero anche minacciato di lanciarsi nel vuoto… Fortunatamente il governo ha capito ed è venuto a più miti consigli. Ma 200 milioni sono ancora pochi! E il popolo delle private è pronto a correre ancora per tutte le piazze d’Italia”. “Capisco! E ora, quali saranno gli altri obiettivi di lotta?” “Siamo più che determinati, tutti noi delle scuola private! Si ciancia tanto di privatizzazioni… e allora? Quand’è che verranno privatizzate tutte le scuole dello Stato? Questo Stato che inculca principi laici e liberali, che disorientano i giovani in un mondo sempre più in difficoltà! Il re-la-ti-vi-smo, questo è il male del secolo! Nelle nostre scuole, invece, è la preghiera che dà inizio a una giornata di lavoro ed è la preghiera che la conclude! C’è una profonda unità morale e spirituale nelle nostre scuole che non c’è nelle scuole dello Stato! Là si fa politica! Qualcuno l’ha già detto prima di me! I professori dello Stato sono tutti comunisti! E noi diciamo basta! E tutte le famiglie italiane sono con noi! Caro lei! Questo è solo l’inizio! Ha visto! Tagliano tutto, ma alla scuola privata hanno dato fior di quattrini! E non finisce qui”! “Allora, la vostra lotta continua! Quali le rivendicazioni immediate?”. “Il cardinal Bertone che, detto tra noi, ormai con il Papa sembra un po’ in puzza, lo vogliamo al posto di Profumo! Nei prossimi giorni faremo una manifestazione a Piazza San Giovanni… che è sacra e che i sindacati rossi ci hanno per troppi anni scippata, e avanzeremo la nostra proposta! Bertone al Miur! Ber-to-ne-Ber-to-ne!!!”. “Ma Bertone che ne sa di scuola?”. “E quale ministro dell’istruzione ha mai saputo di scuola? Almeno Bertone saprà tutto di scuola privata! Questo è quello che conta! E poi ci riprenderemo tutti i conventi che i Savoia ci hanno confiscato dopo la cosiddetta Unità nazionale… e ci hanno fatto le loro scuole, le scuole statali! Riapriremo i nostri convitti e ritorneremo anche alle classi maschili e femminili… e tutti col grembiule, come una volta, e le braccia incrociate sul banco!”. “Oddio! Proprio come una volta, quando i cattivi venivano mandati dietro la lavagna! Ma lo statuto delle studentesse e degli stud…” “Non bestemmi ! Che statuto e statuto, come ai tempi di Carlo Alberto? No, caro lei! Comunione a Pasqua e a Natale! Questi 200 milioni non sono che l’inizio! Abbia fede! Ormai il patto segreto è stato siglato! Tagliamo la scuola pubblica e rafforziamo la privata. E la legge 62, quella di Berlinguer, quella della parità scolastica, la abrogheremo Noi scuole private non siamo pari a nessuno, tampoco alle scuole statali! Anzi è la scuola statale che deve essere parificata alla nostra! Tempi eroici, caro signore! Ne vedrete delle belle! Sapesse quante sorelle sono pronte a salire su tutti i campanili d’Italia! E anche lanciarsi di sotto! Ogni lancio 200 milioni! E ora mi lasci andare! Mi aspetta una grande manifestazione, a Piazza del popolo! Anche questa ce la dobbiamo riprendere! Basta con le femministe di “se non ora quando”! Il quando è solo oggi ed è tutto per noi! E poi a Campo de Fiori… quel monumento a Giordano Bruno lo butteremo giù! Abbiamo in programma un bel monumento… lo sa a chi? Ma… per ora… non lo dica in giro… a Tomàs de Torquemada!!! Arrivederci… a presto!” E suor Clementina se ne è andata salterellando tutta felice, sollevandosi anche un po’ le vesti per essere più veloce, ma anche, penso io, per civetteria!