FISH: Lettere 23 dicembre 2008

Rassegna Stampa e News su Scuola e Sindacato

FISH: Lettere 23 dicembre 2008

Messaggiodi edscuola » 29 dicembre 2008, 11:12

Prot. n. XXX
Roma, 23 dicembre 2008


Alla cortese attenzione di:

On. Maristella Gelmini
Ministro dell’Istruzione, dell’università e della Ricerca

Dott. Vincenzo Nunziata
Capo di Gabinetto
Fax 06/58492089

Dott. Emanuele Fidora
Vice Capo di Gabinetto
Fax 06/58492089

Dott. Pasquale Capo
Capo Segreteria Tecnica On. Ministro

Dott. Giuseppe Cosentino
Capo Dipartimento per la Qualità dell’Istruzione
Fax 06/58492087

Dott. Mario G. Dutto
Direttore Generale per gli Ordinamenti
Fax 06/58493854

Dott. Luciano Chiappetta
Direttore Generale per il Personale della Scuola

Dott. Gildo De Angelis
c/o Gabinetto On. Ministro

Dott. Massimo Tocci
c/o Ufficio Legislativo MIUR

Dott. Pasquale Pardi
c/o Direzione Generale per lo studente



Oggetto: Formazione iniziale dei docenti in tema di integrazione scolastica di alunni con disabilità

Lo schema di regolamento sulla razionalizzazione della rete scolastica, varato dal Consiglio dei Ministri il 18 dicembre u.s., dopo un’apparente apertura a favore delle classi frequentate da alunni con disabilità prevista all’art. 7 comma 2, vanifica qualunque prospettiva di qualità di integrazione scolastica con il successivo comma 3 dello stesso articolo laddove è scritto: “Le classi e le sezioni delle scuole ed istituti di ogni ordine e grado che accolgono alunni con disabilità possono essere costituite anche in deroga al limite previsto dal comma 2.”
Ciò significa che il limite fissato a certe condizioni nel comma 2 può essere in ogni tempo abbattuto, dall’amministrazione scolastica, senza neppure indicare alcune condizioni ma sulla base di valutazioni meramente discrezionali insindacabili neppure dalla magistratura.
Inoltre, mentre l’art. 11 comma 3 dello schema è stabilito che “eventuali iscrizioni in eccedenza sono ripartite tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare, comunque, le 29 unità per sezione, escludendo dalla redistribuzione le sezioni che accolgono alunni con disabilità”, analoga garanzia non viene esplicitata nei successivi art. 12, 13 e 18.
Ed ancora, mentre l’art. 12 comma 1 relativo alla scuola primaria esplicita la salvezza del tetto massimo di alunni di cui all’art. 7 commi 2 e 3, analoga garanzia non è ribadita all’art. 13 per le scuole secondarie di primo grado e all’art. 18 per le scuole secondarie di secondo grado.
A ciò si aggiunga che l’art. 9 non prevede alcun limite numerico per le classi dei corsi di educazione per gli adulti nelle quali agli alunni con disabilità è assicurato il diritto allo studio con tutte le garanzie dall’art. 4 comma 6 dell’O.M. n° 455/97, richiamata dalla Sentenza della Corte Costituzionale n° 226/01.
Infine l’art. 26 comma 2 lettera f) dello stesso schema di regolamento abroga il D.M. n° 141/99 che fissava dei limiti anche al numero di alunni con disabilità presenti nella stessa classe come chiarito dalla sentenza della terza sezione del TAR Lazio n° 9926 dell’11 aprile 2007, non appellata e quindi definitiva.
Da quanto sopra esposto risulta evidente che il testo dello schema se non emendato costituisce un chiaro arretramento rispetto alle garanzie della normativa previdente con ricadute negative sulla qualità dell’integrazione scolastica che rischia di degradare a mero inserimento in palese violazione della Sentenza della Corte Costituzionale n° 215/87 e dell’art. 24 della Convenzione Universale dei Diritti Umani delle Persone con Disabilità, in fase di ratifica presso il Parlamento.
Si chiede pertanto che codesto Ministero voglia esaminare le seguenti ipotesi emendative, in mancanza delle quali si concretizza il rischio di un forte contenzioso da parte delle famiglie e delle associazioni, con conseguente aggravio per l’erario, oltre che con forti disagi per il buon andamento del sistema di istruzione.

EMENDAMENTI:
1. All’art. 7 comma 3 dello schema di regolamento dopo la frase “Le classi e le sezioni delle scuole ed istituti di ogni ordine e grado che accolgono alunni con disabilità possono essere costituite anche in deroga al limite previsto dal comma 2.”, sostituire il punto con una virgola ed aggiungere “alle seguenti condizioni:
a. le classi da 20 alunni possono prevedere al massimo la presenza di due alunni con disabilità di cui uno solo con certificazione di handicap in situazione di gravità;
b. limitatamente alle classi delle scuole secondarie di secondo grado, le classi con 20 alunni possono avere fino ad un massimo di 5 alunni con disabilità di cui non più di 2 con certificazione di handicap in situazione di gravità;
c. le classi possono raggiungere il numero massimo di 22 alunni in presenza di 2 alunni con certificazione di handicap lieve;
d. le classi possono raggiungere il numero massimo di 24 alunni in presenza di un solo alunno con certificazione di handicap lieve.”
2. All’inizio del primo comma degli articoli 9, 13 e 18 inserire la seguente frase: “Salvo il disposto dell’articolo 7, commi 2 e 3,” .
Si confida nell’accoglimento delle richieste avanzate e, in attesa di un cortese cenno di riscontro, si porgono distinti saluti.

Salvatore Nocera

Responsabile Area normativo-giuridica dell’Osservatorio Scolastico sull’Integrazione dell’AIPD Nazionale
e Vicepresidente FISH Nazionale
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Razionalizzazione della rete scolastica

Messaggiodi edscuola » 29 dicembre 2008, 11:23

Roma 23 dicembre 2008

Alla cortese attenzione di:
On. Maristella Gelmini
Ministro dell’Istruzione, dell’università e della Ricerca
Dott. Mario Guglietti
Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione
Fax 06/58492254
Dott. Vincenzo Nunziata
Capo di Gabinetto
Fax 06/58492089
Dott. Emanuele Fidora
Vice Capo di Gabinetto
Dott. Pasquale Capo
Capo Segreteria Tecnica On. Ministro
Fax 06/58492605
Dott. Giuseppe Cosentino
Capo Dipartimento per la Qualità dell’Istruzione
Fax 06/58492087
Dott. Mario G. Dutto
Direttore Generale per gli Ordinamenti
Dott. Luciano Chiappetta
Direttore Generale per il Personale della Scuola
Dott. Gildo De Angelis
c/o Gabinetto On. Ministro
Dott. Massimo Tocci
c/o Ufficio Legislativo MIUR
Dott. Sergio Scala
Vice Direttore della D.G. per lo studente
Dott. Pasquale Pardi
c/o Direzione Generale per lo studente

Oggetto: Osservazioni a schema di regolamento sulla razionalizzazione della rete scolastica

Lo schema di regolamento sulla razionalizzazione della rete scolastica, varato dal Consiglio dei Ministri il 18
dicembre u.s., dopo un’apparente apertura a favore delle classi frequentate da alunni con disabilità prevista all’art. 7
comma 2, vanifica qualunque prospettiva di qualità di integrazione scolastica con il successivo comma 3 dello
stesso articolo laddove è scritto: “Le classi e le sezioni delle scuole ed istituti di ogni ordine e grado che accolgono
alunni con disabilità possono essere costituite anche in deroga al limite previsto dal comma 2.”
Ciò significa che il limite fissato a certe condizioni nel comma 2 può essere in ogni tempo abbattuto,
dall’amministrazione scolastica, senza neppure indicare alcune condizioni, ma sulla base di valutazioni meramente
discrezionali insindacabili neppure dalla magistratura.
Inoltre, mentre nell’art. 11 comma 3 dello schema è stabilito che “eventuali iscrizioni in eccedenza sono
ripartite tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare, comunque, le 29 unità per sezione, escludendo
dalla redistribuzione le sezioni che accolgono alunni con disabilità”, analoga garanzia non viene esplicitata nei
successivi art. 12, 13 e 18.
Ed ancora, mentre l’art. 12 comma 1 relativo alla scuola primaria esplicita la salvezza del tetto massimo di
alunni di cui all’art. 7 commi 2 e 3, analoga garanzia non è ribadita all’art. 13 per le scuole secondarie di primo
grado e all’art. 18 per le scuole secondarie di secondo grado.
A ciò si aggiunga che l’art. 9 non prevede alcun limite numerico per le classi dei corsi di educazione per gli
adulti nelle quali agli alunni con disabilità è assicurato il diritto allo studio con tutte le garanzie dall’art. 4 comma 6
dell’O.M. n° 455/97, richiamata dalla Sentenza della Corte Costituzionale n° 226/01.
Infine l’art. 26 comma 2 lettera f) dello stesso schema di regolamento abroga il D.M. n° 141/99 che fissava dei
limiti anche al numero di alunni con disabilità presenti nella stessa classe come chiarito dalla sentenza della terza
sezione del TAR Lazio n° 9926 dell’11 aprile 2007, non appellata e quindi definitiva.
Comunque non possono ignorarsi le censure, mosse da più parti, alla possibile violazione di legge, nella specie
l’art. 64 della legge n° 133/08 che non prevede deroghe, operata dalla incondizionata ed illimitata discrezionalità
introdotta dal comma 3 dell’art. 7 dello schema di regolamento, che è semplicemente una norma secondaria.
Da quanto sopra esposto risulta evidente che il testo dello schema se non emendato costituisce un chiaro
arretramento rispetto alle garanzie della normativa previgente con ricadute negative sulla qualità dell’integrazione
scolastica che rischia di degradare a mero inserimento in palese violazione della Sentenza della Corte
Costituzionale n° 215/87 e dell’art. 24 della Convenzione Universale dei Diritti Umani delle Persone con
Disabilità, in fase di ratifica presso il Parlamento.
Si chiede pertanto che codesto Ministero voglia esaminare le seguenti ipotesi emendative, in mancanza delle
quali si concretizza il rischio di un forte contenzioso da parte delle famiglie e delle associazioni, con conseguente
aggravio per l’erario, oltre che con forti disagi per il buon andamento del sistema di istruzione.
EMENDAMENTI:
1. All’art. 7 comma 3 dello schema di regolamento dopo la frase “Le classi e le sezioni delle scuole ed istituti di
ogni ordine e grado che accolgono alunni con disabilità possono essere costituite anche in deroga al limite
previsto dal comma 2.”, sostituire il punto con una virgola ed aggiungere “alle seguenti condizioni:
a. le classi da 20 alunni possono prevedere al massimo la presenza di due alunni con disabilità di cui uno
solo con certificazione di handicap in situazione di gravità;
b. le classi possono raggiungere il numero massimo di 22 alunni in presenza di 2 alunni con certificazione
di handicap lieve;
c. le classi possono raggiungere il numero massimo di 24 alunni in presenza di un solo alunno con
certificazione di handicap lieve.”
2. All’inizio del primo comma degli articoli 9, 13 e 18 inserire la seguente frase: “Salvo il disposto dell’articolo
7, commi 2 e 3,” .
Certamente non avremmo spedito la presente nota se vi fosse stata una riunione preventiva dell’Osservatorio
Ministeriale sull’Integrazione Scolastica, da tempo richiesta.
Comunque si confida nell’accoglimento delle richieste avanzate e, in attesa di un cortese cenno di riscontro, si
porgono distinti saluti ed auguri natalizi, facendo presente però che in mancanza di un qualunque riscontro ci si
vedrà costretti a inviare informalmente le osservazioni su esposte anche alla Conferenza Stato-Regioni ed al
Consiglio di Stato in sede consultiva.

Salvatore Nocera
Vicepresidente FISH Nazionale
e Responsabile Area normativo-giuridica
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