Salviamo i diritti all'integrazione e allo studio dei cittadini diversamente abili
On. Presidente della Repubblica,
Onorevoli Presidenti di Camera e Senato,
Ministro dell'Istruzione, on. Gelmini,
chiediamo
LA REINTEGRAZIONE DEI DIRITTI ALLO STUDIO, ALLA DIGNITA' DELLA PERSONA, ALL'INTEGRAZIONE, AD UNA AUTENTICA OTTIMIZZAZIONE DELLE POTENZIALITA' RESIDUE DEGLI ALUNNI E STUDENTI DISABILI DI TUTTA ITALIA.
Infatti, a causa di una normativa farraginosa, astrusa, ma soprattutto incostituzionale, in quanto difforme da principi sanciti dalla Costituzione, bambini e ragazzi diversamente abili, con certificazione di handicap in situazione di gravità ex art. 3, 3° comma legge 104/1992, nell'anno scolastico 2008/2009 sono rimasti - al contrario dello scorso anno - privi di insegnante di sostegno con rapporto 1:1 ; infatti le ore di sostegno sono state incredibilmente ridotte a poche ore settimanali.
Tutto ciò provoca ingenti problemi, disagi ed emarginazione agli studenti disabili, nonché disorganizzazione e confusione nella gestione delle classi.
Certo questa non è una scuola moderna e civile, né una scuola che promuove il diritto all'istruzione ed il diritto di uguaglianza di tutti gli studenti!!!
I genitori di questi ragazzi portatori di handicap sono disperati e tutti noi cittadini non riusciamo a comprendere come ciò sia potuto accadere.
È veramente triste ed amaro constatare che proprio nel 2008, in cui si celebra il 60° anniversario della nostra Costituzione e della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, nelle scuole italiane si segnali la violazione di un concreto diritto allo studio, all'integrazione, alla riabilitazione dei disabili, alla valorizzazione di quelle loro capacità residue, che se non trattate adeguatamente, corrono il rischio di causare serie ed irreversibili involuzioni.
Tutto è partito dalla legge n.244 dicembre 2007, (meglio nota come finanziaria per il 2008) e confermata dalla finanziaria 2009, che, nell'applicare un mero criterio numerico (1 insegnante di sostegno per ogni 2 disabili a prescindere dalla loro gravità) vuole e, di fatto, uniforma tale rapporto ½ su tutto il territorio nazionale dimenticando la specificità ed il bisogno formativo legato alla certificazione di ciascun alunno diversamente abile; tutto ciò comporta che in tante regioni, ove il rapporto è diverso da quello previsto nella finanziaria 2008, si è avuta una notevole contrazione di organico di sostegno, con gravissime conseguenze.
Ma i diritti fondamentali della personalità, di uguaglianza e solidarietà sociale, sanciti dalla nostra Costituzione, non li può sopprimere nessuna legge ordinaria. Il diritto allo studio dei disabili non si può ridurre ad una arida e squallida formula matematica che non tiene conto delle vere e concrete esigenze degli studenti portatori di handicap gravi.
È proprio per questo che viene lanciato un appello a codeste Onorevoli Autorità, affinché si provveda con urgenza, in maniera fattiva, a ridare dignità agli studenti diversamente abili, che al momento si trovano espropriati dall'esercizio di diritti fondamentali, inviolabili ed imprescindibili, costituzionalmente garantiti.
Per aderire scrivi a sos@osservatoriosullalegalita.org
indicando nell'oggetto
ADESIONE AD APPELLO RAGAZZI DIVERSAMENTE ABILI
e firmando la mail con nome, cognome, professione, provincia.
Le adesioni saranno pubblicate sul sito senza indirizzo e-mail e naturalmente inviate alle autorita' destinatarie indicate