Consiglio Comunale di Osimo: in difesa della scuola pubblica

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Consiglio Comunale di Osimo: in difesa della scuola pubblica

Messaggiodi edscuola » 12 ottobre 2008, 14:54

Odg: Osimo vuole garantire ai propri figli un’istruzione di qualità.

Parlando del decreto legge Gelmini, sul quale il governo ha oggi "imposto" la fiducia, che principalmente prevede tagli per 8 miliardi alla scuola, è sempre stato detto che quegli 87.400 insegnanti in meno non sono licenziamenti ma blocco del turn over. Nella scuola c'è necessità di razionalizzare ma questo eccessivo taglio mira ad abbassare la qualità dell'insegnamento.
Oltre alle altre novità già annunciate, sono state confermate nel testo la parte riguardante il maestro unico per le primarie, con classi da 24 ore.
Questo significa abolire di fatto il tempo pieno, opportunità della quale usufruiscono già oggi la gran parte delle famiglie.
Un paese che cerca di reperire le risorse da spendere in politiche a mio parere errate (vedi vicenda Alitalia) tagliando dalla scuola è un paese che non crede nel proprio futuro, che ha deciso di smettere di investire sui propri ragazzi.
Oppure è un paese dove l'istruzione di qualità è un diritto solo per quelli che se la possono permettere.
I consiglieri comunali del Partito Democratico osimano nell'esprimere forte preoccupazione per il modo con cui il Governo sta intervenendo nell'organizzazione della scuola e sulla qualità della didattica, attraverso un provvedimento d'urgenza come il decreto legge , motivato da esigenze di cassa, formulano il più netto dissenso verso la scelta di tornare al docente unico nei primi anni della scuola primaria, e nell'interesse dei bambini, delle famiglie e del futuro del nostro Paese, chiedono al Governo di riconsiderare la questione.
A tal fine ho presentato oggi un Ordine del Giorno da sottoporre al civico consesso, perché si possa esprimere una vasta e consapevole opinione istituzionale e sociale a favore della scuola e contro tagli e scelte così preoccupanti, per determinare un diverso indirizzo a garanzia della scuola di tutti.
Il capogruppo consiliare PD prof.ssa Paola Andreoni.


Di seguito l'Ordine del Giorno proposto al Civico Consesso di Osimo (prov.Ancona)

Gruppo consiliare PD Osimo

Alla c.a. Sig. Presidente del Consiglio Comunale

Comune di Osimo

ORDINE DEL GIORNO
urgente

oggetto: " in difesa della scuola pubblica "



I sottoscritti Consiglieri Comunali del Partito Democratico propongono la trattazione urgente del seguente ordine del giorno da discutere, nella prossima riunione del Consiglio Comunale.

IL CONSIGLIO COMUNALE DI OSIMO

Considerato che

- il livello di democrazia e sviluppo di un Paese si misura innanzitutto dalla sua capacità di investimento per un sistema d'istruzione di qualità, e dalla capacità di affrontare le sfide che lo scenario globale offre alle generazioni future;

- in particolare un sistema educativo – formativo si considera efficace quando riesce a rispondere ed integrare i diversi bisogni dei soggetti coinvolti:
● garantire, fin dalla scuola primaria, il diritto di apprendimento e all'educazione non solo come conoscenze preesistenti ma anche come sperimentazione, esplorazione e confronto grazie alla compresenza di più insegnanti:
● contribuire, investendo anche sulla scuola primaria a tempo pieno e a modulo, la cui richiesta è in costante aumento, a supportare le famiglie nell'azione educativa dei figli consentendo ad entrambi i genitori l'accesso al mondo del lavoro;

Rilevato che

- in data 1° settembre 2008 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legge 137/2008 "Disposizioni urgenti in materia di istruzione ed università";

- detto decreto, all'art. 4, prevede "che le istituzioni scolastiche costituiscano classi affidate ad unico insegnante e funzionanti con orario di 24 ore settimanali";

- tale articolo di fatto abolisce l'organizzazione della scuola primaria a tempo pieno e a modulo, con un forte taglio di copertura oraria, scaricando sugli Enti Locali i costi per realizzare un sistema formativo adeguato alle necessità delle giovani generazioni e mettendo in difficoltà le famiglie che fino ad ora ne hanno usufruito valutando positivamente tale modello educativo e organizzativo;

- tale articolo determinerà la riduzione di circa 45.000 unità del corpo docente con un taglio di 8,5 miliardi di euro alle risorse per la Pubblica Istruzione e comporterà la revisione dei criteri di formazione delle classi, con l'inevitabile chiusura di molte sedi scolastiche, soprattutto nei centri montani e collinari, per l'accorpamento di molte scuole elementari, con gravi disagi per i bambini che già a 6 anni si troveranno nella condizione di pendolare, con orario giornaliero di lezione ridotto e un insegnamento complessivo di minore qualità;

- questa situazione comporterà disagi per le famiglie e un aggravio sulle economie degli Enti locali per gli oneri derivanti dall'istituzione di una pluralità di servizi aggiuntivi alle famiglie a partire dagli scuola bus;

Sottolineato che

- la cancellazione di un numero tanto elevato di posti di lavoro, che si accompagna alla conseguente riduzione degli orari scolastici nei vari ordini di scuole, è destinato, in particolare nelle elementari, a un drastico ridimensionamento dell'attuale tempo pieno trasformandolo dove potrà sopravvivere, nel vecchio doposcuola, con pesanti conseguenze sulla qualità e completezza dei percorsi formativi dei bambini,

- una seria riforma dell'ordinamento scolastico necessita di un serio e profondo studio ed un ampio confronto che veda coinvolti in primo luogo il mondo della Scuola e della Ricerca, e l'utilizzo di un decreto legge, provvedimento d'urgenza, non è assolutamente lo strumento adatto per affrontare un tema che richiede approfondite riflessioni ed anzi appare utilizzato all'intenzionale fine di aggirare le stesse;

Ritenuto

- grave che il Governo pensi di risparmiare 8 miliardi di €uro per i prossimo triennio, tagliando 80 mila posti di lavoro tra docenti e personale A.T.A., dopo le affermazioni del ministro Gelmini che aveva dichiarato:" … la coperta è troppo corta, ma la scuola è un priorità, non è un capitolo di bilancio qualsiasi, da esso dipende il futuro del Paese, e bisognerà tenerne conto";

- che a fronte di una società sempre più complessa dal punto di vista sociale e formativo avvertiamo il rischio di scelte non adeguate, quali la reintroduzione del maestro unico, previsto dal D.lgs. 137/2008 (con l'eliminazione del team di docenti nella scuola elementare), che oltre ad incidere negativamente sulla qualità della scuola elementare italiana, è destinata a rendere più difficili le politiche per l'integrazione scolastica, quelle cioè rivolte ai bambini con disabilità, e quelle rivolte al crescente numero di bambini non italiani che rappresentano ormai quasi il 10% della popolazione scolastica della scuola primaria;

Ribadisce

- come le norme costituzionali, affermino chiaramente la centralità della scuola pubblica come istituzione essenziale per la costruzione del futuro del Paese e delle nuove generazioni, spazio imprescindibile di cittadinanza e di pari opportunità;

Dichiara

- la propria contrarietà nel metodo e nel merito, alle modifiche inerenti il sistema scolastico portate avanti dall'attuale Governo, che impoveriscono culturalmente e pedagogicamente l'impianto della Scuola Italiana, che peraltro risulta, per quanto riguarda la scuola primaria, ai primi posti, per risultati, nel confronto con le altre scuole primarie d'Europa;

Invita il Governo a

modificare radicalmente gli indirizzi del decreto 137/2008, sospendendone momentaneamente l'applicazione, in un'ottica di ulteriore qualificazione del sistema dell'Istruzione Pubblica e di pieno sostegno e copertura oraria del tempo pieno e del modulo nella scuola primaria;

attivare un serio ed aperto confronto sulle azioni da intraprendere per qualificare il sistema scolastico di base, e di individuare i provvedimenti organizzativi conseguenti. Tale confronto dovrà vedere il coinvolgimento di tutti i soggetti attori/ fruitori del mondo della scuola: studenti, docenti, famiglie, personale A.T.A. e organizzazioni sindacali, nonché il mondo della Regione e dell'Università e gli Enti Locali stessi, a partire da quei Comuni che, come Osimo vogliono garantire ai propri figli un'istruzione di qualità.

Impegna
Il Presidente del Consiglio Comunale

ad inviare il presente odg al Presidente della Regione Marche, al Presidente del Consiglio regionale delle Marche, al Presidente della Provincia, ai Parlamentari eletti nella circoscrizione Marche, al Presidente del Consiglio dei Ministri.

Osimo il 7 ottobre 2008

Il capogruppo consigliare del PD prof.ssa Paola Andreoni

Il consigliere comunale del PD avv. Mauro Pellegrini
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