SP Filzi e Collodi, IC Tongiorgi: DL 137/08

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SP Filzi e Collodi, IC Tongiorgi: DL 137/08

Messaggiodi edscuola » 5 ottobre 2008, 12:18

GLI INSEGNANTI DELLE SCUOLE PRIMARIE FILZI E COLLODI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO TONGIORGI ESPRIMONO CON QUESTO DOCUMENTO TUTTO IL PROPRIO DISSENSO PER QUANTO PREVISTO DEL DL 137 DELL’1/9/2008

Ancora una volta la scuola primaria viene osservata – da lontano – e ridotta ad una azienda per la quale sono i numeri e le ragioni economiche ad avere la meglio.

Il presente documento ha l’intenzione di ricordare le ragioni pedagogiche, psicologiche e didattiche
che hanno portato la scuola primaria ad essere quella che è attualmente : una comunità di individui in formazione.

La scuola disegnata dal DL 137 del 1°settembre 2008 è invece un “ambiente” ove coloro che la frequentano vengono lasciati soli : maestri “unici” e studenti isolati : il disagio sociale diventa disagio individuale.

Nelle Istituzioni come nella società si stanno indebolendo valori quali EDUCAZIONE e FORMAZIONE intesi come frutto di un’AZIONE CORALE di famiglia, scuola e società.

Il difficile quanto appassionante compito educativo viene sempre più spesso delegato unicamente alla scuola, la quale mantenendo viva – finora – l’ attenzione per il singolo alunno, CERCA di colmare il disinteresse di una società in cui la dimensione dell’essere umano è sempre più in pericolo.

Le competenze richieste agli insegnanti nel corso degli anni sono molto mutate : la scuola si è adattata alle richieste di una società in rapida metamorfosi, una società che ha disgregato antichi valori, talvolta senza colmare i vuoti da questi lasciati e che ha sostituito a una civiltà contadina prima e industriale poi ( i tempi del mastro unico), una civiltà post-industriale.

Il DL 137 individua la figura del maestro unico come “carismatica” trascurando che la LEGGE 148 del ‘90– fondatrice della scuola a “moduli” – e a legge_820 del 1971__istitutrice del Tempo Pieno hanno come motore primo la necessità di offrire ai bambini MAGGIORI POSSIBILITA’ di successo scolastico, introducendo la CONTEMPORANEITA’ oraria fra gli insegnanti e prevedendo la “scissione” del gruppo-classe numeroso in gruppi più piccoli. In questo modo, per uno stabilito monte orario settimanale, vengono garantiti interventi mirati :
• ai bambini stranieri per favorirne l’integrazione,
• ai bambini in condizioni di svantaggio socio-culturale e/o in difficoltà di apprendimento per facilitarne il “recupero”
• ai bambini “normodotati” e/o “eccellenti” per approfondire e consolidare percorsi disciplinari

Ritornare ad una scuola primaria con un tempo-scuola di 24 ore antimeridiane, addirittura senza momenti di CONTEMPORANEITA’, senza momenti di programmazione e confronto fra gli insegnanti comporta alcune conseguenze importanti che anche l’utenza deve valutare :

- la “riduzione” del tempo–scuola diventa anche , nel nostro Istituto Comprensivo, riduzione del tempo DISCIPLINARE : vengono perse n° 3 ore per le cl. 1e – n° 5 ore per le cl.2e – n° 6 ore per le cl. 3 -4 – 5e.
Come farà il maestro unico a moltiplicare il tempo-scuola se i programmi e le ore previste per ciascuna disciplina rimangono gli stessi??

- L’opera educativa di più insegnanti comporta inoltre una “naturale” SPECIALIZZAZIONE DISCIPLINARE e quindi uno studio approfondito e un confronto programmatico delle azioni necessarie per migliorare sempre di più la DIDATTICA, cioè il SAPER INSEGNARE. La scuola è stata finora anche laboratorio e apprendistato anche per gli insegnanti “nuovi” che imparano ,confrontandosi con insegnanti di esperienza pluriennale, il COME INSEGNARE, capacità che né la Facoltà di Scienze della Formazione, né la SISS possono dare alle” nuove leve insegnanti” ma che è essenziale affinché la scuola mantenga alta la propria offerta formativa

- Molte attività didattiche , i laboratori e le uscite subiranno inevitabilmente una riduzione : il rapporto numerico di 1 (maestro) a 25 (fino a 31) alunni, non le favorisce davvero!

- la “valutazione” affidata ad un solo docente è inappellabile e meno obiettiva : solo il confronto fra docenti che operano con gli stessi alunni , assicura una valutazione equilibrata

- il rapporto affettivo che, nella scuola primaria, è il “motore” di qualunque apprendimento viene modificato sostanzialmente : viene proposta 1 sola figura di riferimento, ma sappiamo che anche i migliori insegnanti hanno in classe un piccolo gruppo di bambini che non entra in “sintonia” con loro, è fisiologico, è quantificabile . Più figure di riferimento favoriscono intese affettive diverse con bambini diversi.

- La CONTINUITA’ della presenza dello stesso docente per tutto l’arco della scuola primaria sbandierata dal DL 137 è, in realtà, una situazione idilliaca che NON troverà attuazione almeno per i primi 5 anni dopo questa “riforma” : infatti viene stilata una graduatoria di Istituto in base alla quale, ogni anno per 5 anni – la riforma prevede un inserimento “graduale” – verranno individuate le unità docenti da destinare ad altro impiego. Questo significa , ad esempio,che un insegnante della scuola Collodi che magari precede in graduatoria quell’insegnante della Filzi, lo sostituirà nella conduzione di quella classe e viceversa, oppure che un insegnante “uscente” da una quinta classe non ancora “riformata” potrò sostituire un insegnante di terza o quarta già “riformate” perché precede il collega in graduatoria….

La scuola di 24 ore frontali e del maestro unico promuovono invece una scuola “della solitudine” in cui l’insegnante e gli alunni vengono lasciati soli ad affrontare disagi che sono prima di tutto disagi sociali, svuotando di significato espressioni quali “diritto all’istruzione”, “diritto ad una crescita sana” dove per crescita si intende anche quella intellettuale, “diritto di diventare adulti” ossia di maturare capacità di giudizio critico che ci fa individui in grado di discernere.

Inoltre la scomparsa del Tempo pieno rappresenta una grave mancanza di attenzione per le esigenze delle famiglie nelle quali entrambi i genitori lavorano e che, forzatamente, saranno costrette a rivolgersi a strutture private.
Il “modulo” non ha certo solo aspetti positivi, di certo è migliorabile perché come tutte le cose umane, dalla declamazione dei principi ispiratori alla traduzione di questi nella pratica, avviene una naturale “contaminazione” che può e deve essere corretta…. Ma noi crediamo che proprio quei principi ispiratori siano ancora e anzi forse di più che in passato ESSENZIALI per le FINALITA’ EDUCATIVE della scuola primaria.
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