Decreto legge sulla semplificazione: dalla FISH proteste e proposte
Il Decreto legge 112/2008 su sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, che il Parlamento è chiamato a convertire il legge, contiene anche disposizioni che investono le persone con disabilità e le loro famiglie. La FISH, Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, si augura che il Parlamento apporti le necessarie modificazioni per rendere quel provvedimento più calibrato ed equo.
Quali sono gli elementi preoccupanti? Nella crociata – condivisibile nelle motivazioni di fondo – lanciata dal Ministro Brunetta contro i “fannulloni”, vi sono delle approssimazioni che finiscono per danneggiare i lavoratori (solo pubblici) che assistono un familiare con handicap grave. La fruizione dei permessi e i congedi di cui questi hanno diritto, inciderà negativamente nella loro busta paga, quasi che il ricorso a quel diritto sia un indicatore utile ad individuare un lavoratore fannullone. La FISH, che da sempre ha condannato come odiosa ogni forma di elusione e uso improprio dei benefici riservati alle persone disabili, prende le distanze da questo proposito discriminatorio e ne invoca la cancellazione in sede di conversione in legge.
Il Decreto legge 112/2008 prevede anche un piano straordinario di verifica delle persone invalide civili. 200 mila controlli che l’INPS deve attuare. In questo caso, la FISH sottolinea che almeno dal 1998, e in modo bipartisan, i Governi che si sono succeduti hanno varato controlli annuali a campione che alla fine hanno interessato centinaia di migliaia di cittadini sottoposti a verifica. Quali siano stati i risultati – e i costi! – di tali verifiche, non è mai stato reso noto.
Ma l’approvazione del Decreto legge 112/2008 offre anche l’imperdibile occasione di introdurre importanti elementi di semplificazione amministrativa anche nel farraginoso ambito dell’accertamento, della verifica e del controllo delle invalidità civili e dell’handicap, un settore in cui sono numerose le immotivate ridondanze, gli sprechi, i disagi.
La stessa persona, oggi, può transitare davanti alla stessa Commissione nel giro di pochi anni per verificare fattispecie diverse (invalidità, handicap, condizione di alunno con handicap, collocamento mirato, patente speciale, contrassegno invalidi, agevolazioni sulla telefonia mobile). A questo si aggiungono le verifiche, i controlli a campione, le revisioni e le rivalutazioni al compimento delle maggiore età. E si aggiungano anche i tempi spesso biblici per ottenere una certificazione (casi non infrequenti di 9 mesi di attesa).
La FISH è positiva e propositiva: con responsabilità, partecipa volentieri a questo tentativo di semplificazione avanzando proposte concrete, sostenibili, semplici. Lo ha fatto inviando al Ministro Calderoli, un articolato e motivato emendamento, sui temi dell’invalidità civile, al Decreto legge 112 e chiedendo un incontro di confronto di cui si attende conferma.